Project Description

Storia di Mayno

Storie di Eroi e briganti dell’Ottocento

Tra storia e leggenda, questo spettacolo narra le vicende del celebre brigante alessandrino vissuto in età napoleonica, il cui nome fu popolare per tutta la prima metà dell’ottocento. Di lui si racconta un numero impressionante di imprese banditesche compiute in Piemonte, nel Genovasato ed in Lombardia, benché la sua attività si sia svolta nell’arco di pochi anni, tra il 1803 e il 1806, anno in cui venne ucciso.

Vero fuorilegge rurale, il nostro brigante veste – nell’immaginario della società contadina che fu teatro delle sue imprese – i panni dell’eroe: renitente alla leva ma audacemente in testa alla resistenza contro l’invasione straniera, ribelle per sete di giustizia, paladino dei poveri contro i ricchi, dei deboli contro i forti, nemico dell’autorità e raddrizzatore di torti. Un bandito gentiluomo, che sa inchinarsi al coraggio e alla generosità d’animo.

Simile, in questo, ad altri celebri briganti: Robin Hood, il Passatore, Diego Corrientes e molti altri. Del contadino ha il gusto della beffa: sono celebri le burle giocate ai danni delle truppe francesi che pur proclamando libertà e fratellanza, occupavano il territorio piemontese esigendo sanguinosi tributi. Narrando le sue gesta, lo spettacolo ripropone i temi universali da sempre cari alla letteratura popolare – la giustizia, l’amicizia, il coraggio, l’onore – utilizzando un linguaggio vicino alla tradizione, intessuto di immagini, di parole in rima, di musica e canzoni.

E’ un’altra tappa, dopo echi della battaglia e Storia di Pia, del viaggio che la compagnia Teatro del Rimbalzo ha da alcuni anni intrapreso alla ricerca di storie e leggende ispirate all’epopea napoleonica.

… Molte furon le sue imprese, combatté contro il francese. Sempre i ricchi depredava ed i poveri aiutava.
Ciò che è vero o fantasia si è mischiato per la via, ma non posso dire adesso tutto quello che è successo. Io vi posso solo dire che qui andiamo a cominciare…

CON

Ombretta Zaglio e Stefano Marelli

REGIA di

Ombretta Zaglio

MUSICHE e CANZONI

scritte da
Rocco Jenko
ed eseguite da
Stefano Marelli.

TESTI di

Ombretta Zaglio e Rocco Jenko

ILLUSTRAZIONI a cura di

Alessandro Scarrone

SCENE di

Enrico Rossi e Cristina Bergallo

SVILUPPO MULTIMEDIALE di

Andrea Romano

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Genesi dello spettacolo:
Nasce nel 2000 in seguito a laboratori teatrali condotti nella scuola sul linguaggio del cantastorie e collegati a storia e leggende dell’età napoleonica .
Lo spettacolo è stato prodotto dalla Società Napoleonica di Marengo. Appartiene al ciclo Le storie di Marengo (Storia di Pia, Gli Echi della battaglia).
Sino al 2005 sono state rappresentate 6 repliche in piccoli paesi della provincia di Alessandria e 2 fuori regione.
Nel 2009 viene riallestito rendendolo anche multimediale, il tabellone viene video proiettato: rielaborato permette zoommate e animazioni (particolarmente adatto a spazi chiusi o teatri)
Lo spettacolo nasce dalla collaborazione di Ombretta Zaglio attrice e narratrice (teatro del rimbalzo) con i cantastorie: Rocco Jenko (che ha scritto le canzoni) e Marcella Pischedda
In scena con Ombretta Zaglio, Stefano Marelli (chitarra e canto)

Il testo narrato e in rima, intervallato da canzoni, prende spunto dalla Storia di Mayno della Spinetta brigante piemontese. Sviluppatosi su fonti sia documentate che orali riguardanti il fenomeno del brigantaggio, offre uno spaccato sulla vita dei briganti di tutta Italia, sempre in lotta contro le ingiustizie .

DURATA

55 minuti.

ADATTO a

bambini a partire dagli 8 anni.

ESIGENZE
TECNICHE

per teatri e spazi similari.

SPAZIO
SCENICO

mixer audio 3 ingressi, (n.2 radio microfoni e un cavo per la chitarra)

CARICO
ELETTRICO

Kw da 6 a 10 – presa da 32 a. trifase 3 p +n+t; è disponibile anche in versione per piccoli spazi

VERSIONE MULTIMEDIALE

Buio – spazio scenico profondo m. 5 – largo m. 5-7 – alto m. 3,50 piazzato luci di taglio. Se all’aperto – luogo riparato dal vento.

BIBLIOGRAFIA:
Mayno della Spinetta di Bruno Santelena;
Mayno della spinetta di Virgilio Bellone 1935 – I edizione Casa Editrice Ceschina di Milano ristampato dalla Viglongo&C editori – Torino con saggio critico di Franco Castelli;
I Banditi di Eric j. Hobsbawm – piccola biblioteca Einaudi;
Storia del Brigantaggio dopo l’unità – F. Molfese;
Ritratti di Brigantesse: il dramma della disperazione Restivo M.;
Brigantaggio storia e storie – ediz Osanna venosa 1987.

FILMOFRAFIA:
Banditi a Orgosolo di de Seta;
Salvatore Giuliano di Francesco Rosi.

LINGUAGGI:
Lo spettacolo è una rivisitazione dell’arte del cantastorie.
Rime, canto, musica, narrazione, gags, tabellone illustrato contribuiscono a rendere lo spettacolo leggero e adatto ad ogni tipo di pubblico (bambini e adulti).
Può essere realizzato su palco o pedana e ha poche esigenze tecniche.

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